
Nel tempio della bioacustica italiana, il primo segno di vita di una possibile rete interdisciplinare per tutti gli appassionati di bioacustica scientifica.
Testo e foto di Cesare Brizio e Filippo Maria Buzzetti
Il comunicato ufficiale
Lo scorso sabato 12 gennaio ha avuto luogo la “Prima riunione del Network Informale di Bioacustica” presso il CIBRA-Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali dell’Università di Pavia. L’incontro è stato coordinato dal Prof. Gianni Pavan (Università di Pavia), che si occupa soprattutto di bioacustica dei cetacei, e dal socio WBA Cesare Brizio. In rappresentanza della World Biodiversity Association erano presenti il presidente Gianfranco Caoduro e Filippo Maria Buzzetti. Inoltre hanno partecipato il Nisoria – Gruppo Vicentino di Studi Ornitologici, il Museo e Laboratorio dell’Insetto di San Giovanni in Persiceto e Dodotronic, che da anni collabora con il CIBRA (i software del CIBRA, SeaWave e SeaPro, supportano l’Ultramic di Dodotronic).
Da questa giornata di incontro è sorta la proposta della costituzione di una banca dati “sonora” italiana che possa essere il punto di riferimento per futuri studi, e un efficace strumento per testimoniare la biodiversità in Italia, attraverso la catalogazione delle emissioni sonore di vari gruppi animali. Per questo è necessario un coordinamento, delle linee guida comuni che gli studiosi seguano perché i dati siano comparabili ed utilizzabili complessivamente.
I presenti si sono infine lasciati con il proposito di un evento estivo, probabilmente a fine Luglio, presso Malga Novezzina (Monte Baldo) in cui gli studiosi di bioacustica italiani si incontreranno per un evento di studio comune, ed eventualmente aperto al pubblico, per eseguire un prospetto bioacustico dell’area attorno la Malga e confrontare i primi risultati, oltre ad illustrare la propria attività al pubblico presente.
Un censimento dei bioacustici, dentro e fuori dall’Accademia
L’incontro ha già raggiunto un obiettivo: la presa d’atto della varietà e numerosità di approcci alla bioacustica affrontata con spirito scientifico, un campo che interessa discipline che spaziano dalla bioacustica propriamente detta (storicamente “sbilanciata” verso i Mammiferi marini, a scapito di Uccelli, Insetti e forme di vita terrestri in genere: uno scenario da riequilibrare!), alla misurazione del suono a fini urbanistici, industriali, applicativi, fino a discipline tra cui l’etologia, la fisica acustica, e le discipline umanistiche.
La nuova rete, per ora informale, di cui si sono gettate le basi il 12 Gennaio, si caratterizza per interdisciplinarità e trasversalità. Il compito non facile che si è avviato è un censimento di tutte le esperienze rilevanti nella bioacustica delle terre emerse, quale che ne sia il contesto, a patto che esse siano condotte in modo organico e con rispetto dei metodi scientifici.
A questo scopo, è stato predisposto un sondaggio online di cui è apprezzata la compilazione da parte di tutti coloro che stanno dedicando con continuità alla registrazione, all’ascolto e allo studio dei suoni in natura.